Un viaggio si può intraprendere per svariati motivi. Per fuggire da qualcosa, per raggiungere una meta, per incontrare persone nuove e diverse, per avvicinare altre culture, per perdersi lungo un percorso ignoto.
Un viaggio ha molti risvolti. A volte, durante il viaggio, alcuni volti ti colpiscono, ti rimangono nella memoria, ti affascinano. Lasciano, per sempre, una traccia nei pixels della tua macchina fotografica.
La mostra inquadra una serie di incontri avvenuti tra Africa, Caraibi, Penisola Arabica, Spagna. A volte sono stati incontri fugaci, rapidi, che hanno lasciato il ricordo più dei luoghi che delle persone. Altri incontri sono stati più intensi e lunghi.
I volti della donna e della bambina Himba non sono solo il ricordo di un incontro. Ma, nella memoria, rimane la sensazione di una giornata vissuta nel loro villaggio, condividendo i preparativi per la cena, la notte ed il risveglio; la partenza dei giovani per portare le capre al pascolo, con le bambine che si stringono nelle coperte per proteggersi dal freddo pungente delle albe della Namibia.
Lo sguardo della ragazza che ci vendeva i cristalli di incenso nel mercato di Salālah, è rimasto impresso nella mia mente prima che nella macchina fotografica. Era così intenso e affascinante che le ha quasi strappato il velo che la ricopriva.
Siviglia e la Semana Santa sono, per me, occhi che ti guardano dalle fessure dei lunghi inquietanti cappucci a punta che invadono ogni strada e ogni piazza.
Volti, sguardi, colloqui rubati, è quanto rimane sulla carta di un girovagare curioso e attento.
Mario Pasqualotto
Inaugurazione mostra
venerdì 7 dicembre 2018 | ore 17,30
Msafiri Viaggi e Vacanze
via Giovanni XXIII, 8/a | Rimini